Quaresima-Pasqua: canti e musiche

  • Il tempo di Quaresima è caratterizzato da cinque settimane di carattere penitenziale. A livello musicale anche in considerazione delle disposizioni per l’uso degli strumenti [ms, n. 65] la si potrebbe descrivere come il tempo dell’essenzialità. I testi liturgici, se messi a confronto, propongono una densità di temi tale da favorire un crescendo che proietta il fedele direttamente al Triduo pasquale.

prospetto sintetico della Quaresima [cfr. Lupi 2001, 85-86]

Colore liturgico

viola (rosa la IV Domenica, detta Laetare).

Durata

quaranta giorni, dal mercoledì delle ceneri fino alle prime ore pomeridiane del Giovedì santo. La sesta domenica si chiama «della passione del Signore» o, più comunemente, «delle palme».

Caratteristica

Durante il tempo di Quaresima non si canta l’Alleluia. Nella celebrazione della Messa, al canto al Vangelo, l’Alleluia viene sostituita da un’altra acclamazione. Nelle domeniche non si proclama l’inno del Gloria.

La Domenica delle palme segna l’inizio della Settimana Santa, all’interno della quale (a partire dalla Messa del crisma del Giovedì santo) è collocato il Triduo pasquale.

tematiche del Triduo pasquale

Giovedì santo

Ultima cena di Gesù e istituzione dell’eucaristia.

Venerdì santo

Passione e morte di Cristo.

Sabato santo

è detto a-liturgico, quindi liturgicamente privo di tematica.

Alcuni elementi utili a definire con chiarezza la prassi musicale nella Settimana Santa possono essere rintracciati in Paschalis sollemnitatis [cfr. ps 1988]:

29. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».

42. Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una particolare importanza nella celebrazione della settimana santa e specialmente del triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di questi giorni e anche perché i testi ottengono maggiore forza quando vengono eseguiti in canto. Le conferenze episcopali, se già non vi abbiano provveduto, sono invitate a proporre melodie per i testi e le acclamazioni, che dovrebbero essere eseguite sempre con il canto. Si tratta dei seguenti testi:

  1. l’orazione universale il venerdì santo nella passione del Signore; l’invito del diacono, se viene fatto, o l’acclamazione del popolo;
  2. i testi per mostrare e adorare la croce;
  3. le acclamazioni nella processione con il cero pasquale e nello stesso «preconio», l’«Alleluia» responsoriale, le litanie dei santi e l’acclamazione dopo la benedizione dell’acqua.

I testi liturgici dei canti, destinati a favorire la partecipazione del popolo, non vengano omessi con facilità; le loro traduzioni in lingua volgare siano accompagnate dalle rispettive melodie. Se ancora non sono disponibili questi testi in lingua volgare per una liturgia cantata, nel frattempo vengano scelti altri testi simili ad essi. Si provveda opportunamente a redigere un repertorio proprio per queste celebrazioni, da adoperarsi soltanto durante il loro svolgimento. In particolar modo siano proposti:

  1. i canti per la benedizione e processione delle palme e per l’ingresso nella chiesa;
  2. i canti per la processione dei sacri oli;
  3. i canti per accompagnare la processione delle offerte nella messa nella cena del Signore e l’inno per la processione, con cui si trasporta il santissimo sacramento nella cappella della reposizione.
  • Con la Veglia Pasquale si entra nel tempo di Pasqua. Le domeniche di Pasqua, precedentemente alla riforma liturgica, assumevano la dicitura “dopo Pasqua”.

prospetto sintetico della Pasqua [cfr. Lupi 2001, 123]

Colore liturgico

bianco.

Durata

cinquanta giorni, dalla Veglia pasquale fino alla domenica di Pentecoste. In Italia, la settimana domenica di Pasqua è sostituita dalla solennità dell’Ascensione del Signore (che di norma si celebra quaranta giorni dopo Pasqua).

Caratteristica

è il tempo del passaggio dalla morte alla vita, per questo è il tempo dell’Alleluia, cioè della gioia.

tematiche delle domeniche di Pasqua

II domenica

incontro con Cristo

III domenica

Cristo che si manifesta nella parola e nel pane spezzato

IV domenica

l’impegno a seguire Cristo

V domenica

comunione dei credenti in Cristo

VI domenica

lo Spirito, dono del Padre

Ascensione

la speranza di raggiungere Cristo

Pentecoste

l’universalità della Chiesa nella molteplicità dei ministeri

Se è vero che il gesto diventa efficace quando comunica, si capisce perché la liturgia necessiti di una musica in grado di evidenziare quel cammino che, di anno in anno, il fedele compie. Certamente, attingere dai repertori ufficiali (caratterizzati proprio per la loro specificità) è sempre un’opzione validissima; nondimeno, si può spaziare al di fuori di questi repertori, alla ricerca di quei canti più genericamente definiti adatti, ovvero conformi al momento e al carattere dell’azione rituale [ogmr, nn. 25 e 26, pnlo, n. 49].